Il Mundi Festival chiude con successo la quarta edizione

Quattro giorni di musica, performance, installazioni, incontri, talk che hanno fatto vibrare di arte Sannicandro e il suo meraviglioso Castello Normanno Svevo. Contaminazioni tra vari approcci all’arte in un mix vincente che ha incontrato il favore del pubblico e fatto registrare una partecipazione numerosa e trasversale per tutti gli appuntamenti in calendario.
L’incontro tra nuovi linguaggi, innovazione e territorio è da sempre tra i punti chiave della manifestazione che vive anno per anno un’escalation d’interesse e curiosità.

Il tema di quest’anno, UTOPIA, ha raccontato in varie declinazioni il rapporto controverso e proteso all’equilibrio tra uomo, territorio e natura.
Il Mundi Festival si è aperto giovedì 2 settembre con insolite vibrazioni nel mercato cittadino: l’energia di Stefaniavos e Vashish in consolle e i colori delle bancarelle di frutta e verdura hanno incuriosito il pubblico e coinvolto con orgoglio la comunità locale.
Nel pomeriggio grande incontro degli Stati Generali in cui protagonisti sono state le associazioni e le istituzioni: dal dibattito è emerso il fondamentale lavoro delle realtà locali che operano nel sociale e tante proposte d’iniziative volte a promuovere la cooperazione e la solidarietà al sud.

Di rilievo e sostanza i concerti nella corte del castello da tutto esaurito, tra cui due serate a pagamento subito sold out, con le performance esclusive di Pier Alfeo, Guido Cagiva, Godblesscomputers, Jolly Mare, Kelman Duran, Turbo Sud, Dario aka bellezza, Alessandro Chiga e tanti altri.

Tra le estemporanee e gli eventi collaterali, l’esposizione “Natura Umana”, curata da Giuseppe Amapani, con l’obiettivo di interrogare il pubblico riguardo il rapporto tra Uomo e Natura, entrambi intesi come forze primordiali, generatrici e distruttrici, costantemente in lotta tra loro per affermare il proprio dominio o guadagnarsi il proprio spazio vitale.
Degna di nota, la magia del video mapping di Leandro Summo che ogni sera ha dato un volto nuovo alle pietre del Castello, emozionato e rapito gli occhi dei visitatori sempre molto numerosi. Un sogno open air di luci, colori e suoni di grande impatto scenico.
Un evento che porta sotto i riflettori tematiche importanti attraverso stimoli e contaminazioni, frutto di ricerche continue portate avanti da un giovane team di professionisti (Federico Zonno quale Direttore Artistico, Roberto Di Maggio come Responsabile Organizzativo e Giuseppe Amapani come curatore delle installazioni) e da una forte presenza femminile nello staff.

Negli anni, inoltre, si sta creando una community appassionata tra artisti, organizzatori e volontari che non fa altro che nutrire l’opera di rinnovamento sociale e offrire spunti sempre nuovi grazie a un fruttuoso scambio di conoscenze e punti di vista sul mondo.
Il dibattito tra le varie forme d’arte ha offerto spettacoli emozionanti, riflessioni accese e accattivanti, risposto a molte domande e rivelato nuovi e cruciali interrogativi sul sempre delicato equilibro tra uomo e natura.
Porte sempre aperte al dialogo e appuntamento al prossimo anno.